L’anno del cambiamento è giunto al
termine.
Ammettere di aver attratto gli
elettori servendosi di promesse difficili da realizzare o dannose è la peggior
prova per qualsiasi politico pertanto, forti del fatto che servirsi di
pubblicità politica ingannevole per essere eletti non costituisce reato, conviene
perseverare nel dire che le scelte sono innovative e vantaggiose.
L’amico Salvini un po’ bluffando un
po’ barando, ha attribuito un generoso sette più alla manovra finanziaria.
Considerando il rischio di far
scattare la procedura d’infrazione, sembrerebbe più appropriato un sei meno
meno.
Per il momento non risulta esistere
nessun vangelo apocrifo nel quale si sostiene che subito dopo essere nato Gesù
non è emigrato oppure che Nerone aveva ragione a diffidare dei primi cristiani.
Quando ci sono poche frecce nella
faretra ci si arrangia come si può, sperando che gli addetti ai lavori sappiano
conciliare le parole con fatti e programmi sostenibili.
L’uccisione del fratello di un pentito
avvenuta a Pesaro e del tifoso interista prima della partita Inter Napoli avvalora
la tesi di chi sostiene che il ministero dell’interno dovrebbe chiamarsi
ministero dell’esterno.
Il ministro taglia corto dicendo che
chi ha sbagliato pagherà non è dato sapere se si tratta di un espediente per
eliminare qualche dirigente nominato dai suoi predecessori rimpiazzandolo con
uno di suo gradimento.
Si tratta di una prassi antica, più
facile per chi lavora nel comparto dell’intrattenimento ma non impossibile per
dipendenti di altri settori, compresi i furbetti del cartellino.
Speriamo che il nuovo anno non passi
alla storia come l’anno delle giustificazioni o dei “Vaffa days” durante i quali
è facile intuire chi saranno i destinatari.
Un maestoso vaffa è già arrivato da
imprenditori e dipendenti delle piccole aziende di noleggio con conducente, a
loro volta avversati dai taxisti che ne temono la concorrenza.
Anche i taxisti hanno le loro buone
ragioni, ottenere la licenza non era facile e molti per ottenerla pagavano chi la
rivendeva perché smetteva oppure chi aveva il potere di facilitarne l’emissione.
Ogni riferimento a politici non
proprio galantuomini, è tutt’altro che casuale.
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