A Roma è stato
sgomberato un campo Rom spostando centinaia di persone in un altro sito.
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Gli sfollati, radicati da molto
tempo in Italia, non cessano di esistere, è impensabile estrometterli dal
territorio.
Sarà ordine pubblico o un mero
espediente per dirottare il denaro richiesto dall’emergenza in altre tasche?
La sospetta presenza di eventi
illegali, molto più gravi rispetto alle creste sulle note spese che hanno
messo nei guai diversi esponenti della Lega, è più che fondata.
L’obiettivo di aumentare il
consenso mostrando i muscoli è ben riuscito.
E’ risaputo che molte persone non
amano a pensare troppo.
Grazie a queste persone i
pubblicisti possono far credere che u'azienda artigiana è in grado di rifornire
poltrone e sofà a più di cento punti vendita sparsi in tutta Italia e che un
produttore di tonno in scatola può impedire ad alcuni potenziali clienti di
acquistare i suoi prodotti.
Il governo, consapevole che per
rimanere sulla cresta dell’onda è più utile essere famosi che capaci, ogni
giorno raggiunge un nuovo obiettivo.
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Dopo l’azzeramento del Cda delle
Ferrovie dello Stato, si procederà alla nuova nomina, potrebbe essere una
buona occasione per valorizzare i No Tav.
Grillo, che non si ritiene obsoleto,
ha dichiarato obsoleta la Tav.
Perché mai i passeggeri dovrebbero
spostarsi in meno tempo?
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Allungando i tempi di percorrenza servono
più ore di lavoro, tanti giovani faranno il concorso per un dignitoso posto
da macchinista a tempo indeterminato e sarà il nuovo Cda a proclamare (e decidere)
chi vince i concorsi.
Anche il Cda della Rai è stato
rinnovato; Grillo e Di Maio potranno finalmente abolire il canone Rai e dar
fama a tanti giovani di loro gradimento.
Il fatto che entri sempre meno
denaro e ne esca sempre più è un mero calcolo da contabili, i grandi
comunicatori hanno cose più importanti a cui pensare.
Grillo sa bene cosa significa
bussare alla porta della Rai, per i grandi come lui vedersela aprire fu un
atto dovuto, gli altri potevano tranquillamente scaricare la merce dalle navi
nel porto di Genova.
Fra gli esclusi, ora come allora,
si vociferava che per chi non ha forti raccomandazioni né informazioni che
consentono loro di ricattare i potenti, il vero merito è riconducibile a
servitù di vario genere incluse quelle di natura sessuale.
La cosa non riguarda chi non
rivolge la propria attenzione a persone diverse dal proprio partner; il fatto
che nessuno parla di loro li fanno sembrare una specie in estinzione eppure
sono in tanti e costituiscono la parte migliore del paese.
Essere i migliori non li mette al
riparo dai problemi che affliggono la gente comune. Anche loro possono
perdere il lavoro o avere un’attività professionale che diventa meno
redditizia fino a ridurli all’indigenza.
Possono anche perdere la propria casa
e trovarsi nelle stesse condizioni degli ospiti del campo Rom sgombrato.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/ |
Aiutiamo i nostri politici, a qualsiasi partito appartengano, a migliorare se stessi e l'Italia
lunedì 30 luglio 2018
SCELTE DI GOVERNO
mercoledì 25 luglio 2018
DIGNITA’ E IMMMIGRAZIONE
Suona strano che gli imprenditori
abbiano dubbi sul decreto dignità, il ministro Di Maio, sebbene la sua
esperienza non sia maturata negli uffici di un’azienda, è sicuro di avere individuato
la ricetta giusta.
L’intento di tutelare i lavoratori a
tempo determinato è lodevole ma le norme restrittive potrebbero indurre le
aziende, preoccupate di non avere ricavi sufficienti a coprire i costi, a non assumere
personale.
Non è il caso di chiedere allo Stato di
ripianare le perdite come accadeva per: Rai Alitalia, e Ferrovie dello Stato, è
assai rischioso e non economicamente sostenibile.
Tito Boeri, presidente dell’Inps ha
sollevato i suoi dubbi subendo le invettive del governo che non ha perso tempo
nel far valere il principio della gerarchia:
1. Il ministro ha ragione
2. Il ministro ha sempre ragione
3. Qualora il ministro non avesse ragione entrano in vigore il
primo e il secondo articolo.
Purtroppo in molti stati, fra cui
l’Italia, l’importanza del ruolo prevale sulle capacità, non sono in pochi ad
utilizzare questo vantaggio.
Se Boeri vuole aver ragione entri in
politica e diventi ministro, nel frattempo M5S ha richiesto le dimissioni.
Roberto Fico è intervenuto sulla
questione dell’immigrazione raccomandando sensibilità e tolleranza, stile e
toni assomigliano a quelli utilizzati da importanti personalità della comunità
europea.
Matteo Salvini ha espresso la propria
contrarietà.
La mancanza di toni duri nei
confronti degli immigrati (in particolare quelli provenienti dall’Africa)
rischia di ridurre diversi politici sparsi in tutta Europa ad attori senza arte
né parte.
Sono aumentati di numero i personaggi
che hanno imparato a recitare la parte del gendarme anti-immigrazione, per
assicurarsi un’efficace carriera politica.
domenica 15 luglio 2018
ADOLESCENZA POLITICA
I partiti che sostengono il governo,
in un certo senso, stanno vivendo la propria adolescenza.
M5S, dopo aver conquistato alcune
città senza entusiasmare più di tanto, è diventato partito di governo, la Lega
sta vivendo la prima esperienza di governo senza i suoi alleati storici.
Considerando l’età di Berlusconi è
legittimo se non auspicabile che si ritiri.
Nessun alleato osa dirglielo ma,
anche nel suo partito, sono in tanti a sperare che si faccia da parte.
Per la Lega è un’occasione d’oro per
reinventarsi.
Dopo i tuonanti “Roma ladrona” per
poi finire a subire condanne per appropriazione indebita e non solo.
Dopo il “Mai coi fascisti” proclamato
a gran voce soprattutto da Bossi per non smentire la militanza, sua e di Maroni
nella sinistra extraparlamentare, prontamente rinnegata quando la Lega si alleò
con Forza Italia, la prospettiva di ridisegnare un percorso alternativo è
tutt’altro che da sottovalutare.
Il Movimento a Cinque Stelle che si
comporta da alleato e non da padrone, potrebbe aiutare la Lega a ridimensionare
quella vena di nazionalismo che poco si concilia con la cultura italiana.
In Italia, pur nel rispetto delle
altre religioni, si risente della presenza della chiesa assai diffusa sul
territorio e ricca d’iniziative apprezzate anche dalla società civile, compreso
chi non è cattolico.
Meglio evitare le semplici panacee
protezionistiche e affermare che anche i paesi sottosviluppati, i cui gli abitanti
più fortunati lavorano per duecento euro al mese, hanno diritto ad avere il
loro sviluppo.
A Trump non sta bene, lui dice di
pensare all’America, anche quando nega agli americani poveri il diritto di curarsi
e, nel contempo, chiede più denaro per
le forze armate con lo scopo di tutelare l’ordine pubblico mondiale.
Dopotutto aver abbandonato la Trump
Tower, per accomodarsi in quella piccola bicocca che si chiama Casa Bianca,
merita un risarcimento.
Sollazzarsi ogni tanto con qualche
pornostar va bene ma bisogna pensare al futuro; per evitare che i centri
direzionali del Dubai o di Hong Kong superino quelli americani; per riuscire
nel suo intento ha studiato la strategia dei dazi.
Tornando in Italia, non è necessario
ammettere che il centro destra, specialmente negli ultimi anni, pur avendo al
proprio interno ex democristiani ed ex socialisti, era poco simile alle posizioni
dei loro statisti più famosi che rispondono ai nomi di Alcide De Gasperi Aldo
Moro e Sandro Pertini.
Considerando che la sinistra
“addestrata” non si capisce bene che strada intenda percorrere, i leghisti potrebbero
iniziare un percorso diverso, arrivando persino a parlare della resistenza senza
sottintendere che si tratta del filamento contenuto nelle lampadine.
Il Movimento a Cinque Stelle, dopo l’accordo
con una forza politica avversa, sta imparando l’arte del compromesso.
L’antipolitica, versione riveduta e
corretta del: “Roma ladrona”, è sparita o pesantemente ridimensionata.
L’intenzione di lottare contro gli
sprechi va bene ma, in ambito economico, c’è da migliorare ancora.
Una buona dose di umiltà e di fiducia
in quei pubblici dipendenti che hanno maturato esperienze importanti
riscuotendo approvazione, può essere di grande aiuto, specialmente a quei
politici sprovvisti di capacità manageriali ma abili nel conquistare il
consenso degli elettori.
Poi, come spesso accade a chi ha il
privilegio di parlare in pubblico, sarà facile per loro impossessarsi dei
meriti.
Occorre essere consapevoli che il rapporto
fra datori di lavoro e dipendenti, è regolamentato da fattori esterni che
nessuna legge può prevedere.
E’ altresì noto che sia fra gli
imprenditori sia fra i lavoratori si annidano profittatori e parassiti.
La stessa classe politica non ne è
immune, tuttavia in tutte queste categorie professionali molte persone gioiscono
per essere consapevoli di essere utili, si guadagnano da vivere lavorando con
serietà e dedizione, svolgendo un apprezzabile servizio per l’intera comunità.
giovedì 5 luglio 2018
ATTACCATI DAGLI SPOT
Inostri amici leghisti, nell’intento
di promuovere la loro azione di governo, continuano a propinarci i loro proclami
arricchiti da fantasiose interpretazioni in ambito legale ed economico.
Matteo Salvini, con toni meno duri
rispetto a quelli utilizzati nei confronti degli extracomunitari che non
rispettano le nostre leggi, chiede indulgenza per la Lega. Poi, usando lo stile che gli è solito, rincara
la dose sostenendo che la pretesa da parte dello Stato di riavere indietro il
denaro percepito irregolarmente dall’accoppiata Bossi Belsito, sia un attacco
alla democrazia.
Non contento ha dichiarato anche che
il presidente dell’Inps Tito Boeri, quando afferma che abbiamo bisogno degli
immigrati per tenere in ordine i conti dell’istituto, offende gli italiani.
Il vicepresidente del consiglio quasi
laureato in storia, si ritiene professore di economia e, oltre a Tito Boeri, intende
istruire anche il professor Monti e la professoressa Fornero; non sembra invece
intenzionato a dare lezioni in Europa, forse ha poco credito o forse, pur
essendo stato parlamentare europeo, riteneva più utile girare per l’Italia e
farsi riprendere insieme a qualche simpatizzante che indossava una maglietta
con scritto Salvini premier.
Sulle vicende degli imprenditori
arrestati nel catanese per l’organizzazione di bancarotte fraudolente e altri
ladrocini da parte di alcuni amministratori che usavano i fondi del comune come
un bancomat per organizzare cene con gli amici e pagare prestazioni mai avvenute,
invece non ha preso posizione, i danni subiti da dipendenti, banche, fornitori
ed erario sono irrilevanti.
A quei bancarottieri e amministratori
non dispiace che l’attenzione sia dirottata sui passeggeri dei natanti.
I meno giovani come me, ascoltando
gli spot, ricordano i tempi in cui il povero Paolo Ferrari diceva che non avrebbe
cambiato un fustino di Dash con due contenenti detersivi di un’altra marca,
probabilmente non sapeva che in un solo stabilimento si produceva tutto il
detersivo che le ditte proprietarie dei marchi vendevano.
La pubblicità è lo strumento
appositamente studiato per orientare le scelte del pubblico, ma spesso
nascondono vere e proprie panzane.
Neanche a farlo apposta di recente su
Mediaset è stato trasmesso il simpatico film interpretato da Diego Abbatantuono
“Cose dell’altro mondo”.
Si tratta di una curiosa parodia che
smonta una miriade di luoghi comuni, contro gli extracomunitari.
E’ risaputo che la Lega non ama quel
film, quando uscì nelle sale ci fu persino un’interrogazione parlamentare; il
pretesto fu che il film aveva ottenuto un finanziamento ma forse i nostri amici
leghisti temevano che gli italiani considerino gli extracomunitari più utili di
loro.
Angelino Alfano lo affermò senza
mezzi termini quando in seguito ad uno dei frequenti attacchi affermò che
Matteo Salvini, al massimo potava fare il ministro delle Zanzare.
In effetti l’ex ministro fu un
tantino duro col collega ex alleato, poteva lasciargli anche le Mosche, a patto
che non si interessasse dei Formigoni.
La scelta di trasmettere il film,
effettuata da Mediaset, sembra un modo per prendere le distanze dal dilagare di
questi luoghi comuni; nessun leghista però ha sollevato obiezioni contro
Mediaset, nei momenti di bisogno, con la minaccia di dover restituire una somma
di denaro ingente è meglio tenersi buoni gli amici ricchi sperando che, per
mettere le mani sui voti di quegli elettori che si lasciano convincere dagli
spot, si servano ancora del loro partito.
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