lunedì 30 luglio 2018

SCELTE DI GOVERNO


A Roma è stato sgomberato un campo Rom spostando centinaia di persone in un altro sito.
Gli sfollati, radicati da molto tempo in Italia, non cessano di esistere, è impensabile estrometterli dal territorio.
Sarà ordine pubblico o un mero espediente per dirottare il denaro richiesto dall’emergenza in altre tasche?
La sospetta presenza di eventi illegali, molto più gravi rispetto alle creste sulle note spese che hanno messo nei guai diversi esponenti della Lega, è più che fondata.
L’obiettivo di aumentare il consenso mostrando i muscoli è ben riuscito.
E’ risaputo che molte persone non amano a pensare troppo.
Grazie a queste persone i pubblicisti possono far credere che u'azienda artigiana è in grado di rifornire poltrone e sofà a più di cento punti vendita sparsi in tutta Italia e che un produttore di tonno in scatola può impedire ad alcuni potenziali clienti di acquistare i suoi prodotti.
Il governo, consapevole che per rimanere sulla cresta dell’onda è più utile essere famosi che capaci, ogni giorno raggiunge un nuovo obiettivo.
Dopo l’azzeramento del Cda delle Ferrovie dello Stato, si procederà alla nuova nomina, potrebbe essere una buona occasione per valorizzare i No Tav.
Grillo, che non si ritiene obsoleto, ha dichiarato obsoleta la Tav.
Perché mai i passeggeri dovrebbero spostarsi in meno tempo?

Allungando i tempi di percorrenza servono più ore di lavoro, tanti giovani faranno il concorso per un dignitoso posto da macchinista a tempo indeterminato e sarà il nuovo Cda a proclamare (e decidere) chi vince i concorsi.
Anche il Cda della Rai è stato rinnovato; Grillo e Di Maio potranno finalmente abolire il canone Rai e dar fama a tanti giovani di loro gradimento.
Il fatto che entri sempre meno denaro e ne esca sempre più è un mero calcolo da contabili, i grandi comunicatori hanno cose più importanti a cui pensare.
Grillo sa bene cosa significa bussare alla porta della Rai, per i grandi come lui vedersela aprire fu un atto dovuto, gli altri potevano tranquillamente scaricare la merce dalle navi nel porto di Genova.
Fra gli esclusi, ora come allora, si vociferava che per chi non ha forti raccomandazioni né informazioni che consentono loro di ricattare i potenti, il vero merito è riconducibile a servitù di vario genere incluse quelle di natura sessuale.
La cosa non riguarda chi non rivolge la propria attenzione a persone diverse dal proprio partner; il fatto che nessuno parla di loro li fanno sembrare una specie in estinzione eppure sono in tanti e costituiscono la parte migliore del paese.
Essere i migliori non li mette al riparo dai problemi che affliggono la gente comune. Anche loro possono perdere il lavoro o avere un’attività professionale che diventa meno redditizia fino a ridurli all’indigenza.
Possono anche perdere la propria casa e trovarsi nelle stesse condizioni degli ospiti del campo Rom sgombrato.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/



mercoledì 25 luglio 2018

DIGNITA’ E IMMMIGRAZIONE

Suona strano che gli imprenditori abbiano dubbi sul decreto dignità, il ministro Di Maio, sebbene la sua esperienza non sia maturata negli uffici di un’azienda, è sicuro di avere individuato la ricetta giusta.
L’intento di tutelare i lavoratori a tempo determinato è lodevole ma le norme restrittive potrebbero indurre le aziende, preoccupate di non avere ricavi sufficienti a coprire i costi, a non assumere personale.
Non è il caso di chiedere allo Stato di ripianare le perdite come accadeva per: Rai Alitalia, e Ferrovie dello Stato, è assai rischioso e non economicamente sostenibile. 
Tito Boeri, presidente dell’Inps ha sollevato i suoi dubbi subendo le invettive del governo che non ha perso tempo nel far valere il principio della gerarchia:
1.    Il ministro ha ragione
2.    Il ministro ha sempre ragione
3.    Qualora il ministro non avesse ragione entrano in vigore il primo e il secondo articolo.
Purtroppo in molti stati, fra cui l’Italia, l’importanza del ruolo prevale sulle capacità, non sono in pochi ad utilizzare questo vantaggio.
Se Boeri vuole aver ragione entri in politica e diventi ministro, nel frattempo M5S ha richiesto le dimissioni.
Roberto Fico è intervenuto sulla questione dell’immigrazione raccomandando sensibilità e tolleranza, stile e toni assomigliano a quelli utilizzati da importanti personalità della comunità europea.
Matteo Salvini ha espresso la propria contrarietà.
La mancanza di toni duri nei confronti degli immigrati (in particolare quelli provenienti dall’Africa) rischia di ridurre diversi politici sparsi in tutta Europa ad attori senza arte né parte.

Sono aumentati di numero i personaggi che hanno imparato a recitare la parte del gendarme anti-immigrazione, per assicurarsi un’efficace carriera politica.

domenica 15 luglio 2018

ADOLESCENZA POLITICA

I partiti che sostengono il governo, in un certo senso, stanno vivendo la propria adolescenza.
M5S, dopo aver conquistato alcune città senza entusiasmare più di tanto, è diventato partito di governo, la Lega sta vivendo la prima esperienza di governo senza i suoi alleati storici.
Considerando l’età di Berlusconi è legittimo se non auspicabile che si ritiri.
Nessun alleato osa dirglielo ma, anche nel suo partito, sono in tanti a sperare che si faccia da parte.
Per la Lega è un’occasione d’oro per reinventarsi.
Dopo i tuonanti “Roma ladrona” per poi finire a subire condanne per appropriazione indebita e non solo.
Dopo il “Mai coi fascisti” proclamato a gran voce soprattutto da Bossi per non smentire la militanza, sua e di Maroni nella sinistra extraparlamentare, prontamente rinnegata quando la Lega si alleò con Forza Italia, la prospettiva di ridisegnare un percorso alternativo è tutt’altro che da sottovalutare.
Il Movimento a Cinque Stelle che si comporta da alleato e non da padrone, potrebbe aiutare la Lega a ridimensionare quella vena di nazionalismo che poco si concilia con la cultura italiana.
In Italia, pur nel rispetto delle altre religioni, si risente della presenza della chiesa assai diffusa sul territorio e ricca d’iniziative apprezzate anche dalla società civile, compreso chi non è cattolico.
Meglio evitare le semplici panacee protezionistiche e affermare che anche i paesi sottosviluppati, i cui gli abitanti più fortunati lavorano per duecento euro al mese, hanno diritto ad avere il loro sviluppo.
A Trump non sta bene, lui dice di pensare all’America, anche quando nega agli americani poveri il diritto di curarsi e, nel contempo,  chiede più denaro per le forze armate con lo scopo di tutelare l’ordine pubblico mondiale.
Dopotutto aver abbandonato la Trump Tower, per accomodarsi in quella piccola bicocca che si chiama Casa Bianca, merita un risarcimento.
Sollazzarsi ogni tanto con qualche pornostar va bene ma bisogna pensare al futuro; per evitare che i centri direzionali del Dubai o di Hong Kong superino quelli americani; per riuscire nel suo intento ha studiato la strategia dei dazi.
Tornando in Italia, non è necessario ammettere che il centro destra, specialmente negli ultimi anni, pur avendo al proprio interno ex democristiani ed ex socialisti, era poco simile alle posizioni dei loro statisti più famosi che rispondono ai nomi di Alcide De Gasperi Aldo Moro e Sandro Pertini.
Considerando che la sinistra “addestrata” non si capisce bene che strada intenda percorrere, i leghisti potrebbero iniziare un percorso diverso, arrivando persino a parlare della resistenza senza sottintendere che si tratta del filamento contenuto nelle lampadine.
Il Movimento a Cinque Stelle, dopo l’accordo con una forza politica avversa, sta imparando l’arte del compromesso.
L’antipolitica, versione riveduta e corretta del: “Roma ladrona”, è sparita o pesantemente ridimensionata.
L’intenzione di lottare contro gli sprechi va bene ma, in ambito economico, c’è da migliorare ancora.
Una buona dose di umiltà e di fiducia in quei pubblici dipendenti che hanno maturato esperienze importanti riscuotendo approvazione, può essere di grande aiuto, specialmente a quei politici sprovvisti di capacità manageriali ma abili nel conquistare il consenso degli elettori.
Poi, come spesso accade a chi ha il privilegio di parlare in pubblico, sarà facile per loro impossessarsi dei meriti.
Occorre essere consapevoli che il rapporto fra datori di lavoro e dipendenti, è regolamentato da fattori esterni che nessuna legge può prevedere.
E’ altresì noto che sia fra gli imprenditori sia fra i lavoratori si annidano profittatori e parassiti.

La stessa classe politica non ne è immune, tuttavia in tutte queste categorie professionali molte persone gioiscono per essere consapevoli di essere utili, si guadagnano da vivere lavorando con serietà e dedizione, svolgendo un apprezzabile servizio per l’intera comunità.

giovedì 5 luglio 2018

ATTACCATI DAGLI SPOT

Inostri amici leghisti, nell’intento di promuovere la loro azione di governo, continuano a propinarci i loro proclami arricchiti da fantasiose interpretazioni in ambito legale ed economico. 
Matteo Salvini, con toni meno duri rispetto a quelli utilizzati nei confronti degli extracomunitari che non rispettano le nostre leggi, chiede indulgenza per la Lega.  Poi, usando lo stile che gli è solito, rincara la dose sostenendo che la pretesa da parte dello Stato di riavere indietro il denaro percepito irregolarmente dall’accoppiata Bossi Belsito, sia un attacco alla democrazia.
Non contento ha dichiarato anche che il presidente dell’Inps Tito Boeri, quando afferma che abbiamo bisogno degli immigrati per tenere in ordine i conti dell’istituto, offende gli italiani.
Il vicepresidente del consiglio quasi laureato in storia, si ritiene professore di economia e, oltre a Tito Boeri, intende istruire anche il professor Monti e la professoressa Fornero; non sembra invece intenzionato a dare lezioni in Europa, forse ha poco credito o forse, pur essendo stato parlamentare europeo, riteneva più utile girare per l’Italia e farsi riprendere insieme a qualche simpatizzante che indossava una maglietta con scritto Salvini premier.
Sulle vicende degli imprenditori arrestati nel catanese per l’organizzazione di bancarotte fraudolente e altri ladrocini da parte di alcuni amministratori che usavano i fondi del comune come un bancomat per organizzare cene con gli amici e pagare prestazioni mai avvenute, invece non ha preso posizione, i danni subiti da dipendenti, banche, fornitori ed erario sono irrilevanti.
A quei bancarottieri e amministratori non dispiace che l’attenzione sia dirottata sui passeggeri dei natanti.
I meno giovani come me, ascoltando gli spot, ricordano i tempi in cui il povero Paolo Ferrari diceva che non avrebbe cambiato un fustino di Dash con due contenenti detersivi di un’altra marca, probabilmente non sapeva che in un solo stabilimento si produceva tutto il detersivo che le ditte proprietarie dei marchi vendevano.
La pubblicità è lo strumento appositamente studiato per orientare le scelte del pubblico, ma spesso nascondono vere e proprie panzane.
Neanche a farlo apposta di recente su Mediaset è stato trasmesso il simpatico film interpretato da Diego Abbatantuono “Cose dell’altro mondo”.
Si tratta di una curiosa parodia che smonta una miriade di luoghi comuni, contro gli extracomunitari.
E’ risaputo che la Lega non ama quel film, quando uscì nelle sale ci fu persino un’interrogazione parlamentare; il pretesto fu che il film aveva ottenuto un finanziamento ma forse i nostri amici leghisti temevano che gli italiani considerino gli extracomunitari più utili di loro.
Angelino Alfano lo affermò senza mezzi termini quando in seguito ad uno dei frequenti attacchi affermò che Matteo Salvini, al massimo potava fare il ministro delle Zanzare.
In effetti l’ex ministro fu un tantino duro col collega ex alleato, poteva lasciargli anche le Mosche, a patto che non si interessasse dei Formigoni.
La scelta di trasmettere il film, effettuata da Mediaset, sembra un modo per prendere le distanze dal dilagare di questi luoghi comuni; nessun leghista però ha sollevato obiezioni contro Mediaset, nei momenti di bisogno, con la minaccia di dover restituire una somma di denaro ingente è meglio tenersi buoni gli amici ricchi sperando che, per mettere le mani sui voti di quegli elettori che si lasciano convincere dagli spot, si servano ancora del loro partito.