domenica 15 luglio 2018

ADOLESCENZA POLITICA

I partiti che sostengono il governo, in un certo senso, stanno vivendo la propria adolescenza.
M5S, dopo aver conquistato alcune città senza entusiasmare più di tanto, è diventato partito di governo, la Lega sta vivendo la prima esperienza di governo senza i suoi alleati storici.
Considerando l’età di Berlusconi è legittimo se non auspicabile che si ritiri.
Nessun alleato osa dirglielo ma, anche nel suo partito, sono in tanti a sperare che si faccia da parte.
Per la Lega è un’occasione d’oro per reinventarsi.
Dopo i tuonanti “Roma ladrona” per poi finire a subire condanne per appropriazione indebita e non solo.
Dopo il “Mai coi fascisti” proclamato a gran voce soprattutto da Bossi per non smentire la militanza, sua e di Maroni nella sinistra extraparlamentare, prontamente rinnegata quando la Lega si alleò con Forza Italia, la prospettiva di ridisegnare un percorso alternativo è tutt’altro che da sottovalutare.
Il Movimento a Cinque Stelle che si comporta da alleato e non da padrone, potrebbe aiutare la Lega a ridimensionare quella vena di nazionalismo che poco si concilia con la cultura italiana.
In Italia, pur nel rispetto delle altre religioni, si risente della presenza della chiesa assai diffusa sul territorio e ricca d’iniziative apprezzate anche dalla società civile, compreso chi non è cattolico.
Meglio evitare le semplici panacee protezionistiche e affermare che anche i paesi sottosviluppati, i cui gli abitanti più fortunati lavorano per duecento euro al mese, hanno diritto ad avere il loro sviluppo.
A Trump non sta bene, lui dice di pensare all’America, anche quando nega agli americani poveri il diritto di curarsi e, nel contempo,  chiede più denaro per le forze armate con lo scopo di tutelare l’ordine pubblico mondiale.
Dopotutto aver abbandonato la Trump Tower, per accomodarsi in quella piccola bicocca che si chiama Casa Bianca, merita un risarcimento.
Sollazzarsi ogni tanto con qualche pornostar va bene ma bisogna pensare al futuro; per evitare che i centri direzionali del Dubai o di Hong Kong superino quelli americani; per riuscire nel suo intento ha studiato la strategia dei dazi.
Tornando in Italia, non è necessario ammettere che il centro destra, specialmente negli ultimi anni, pur avendo al proprio interno ex democristiani ed ex socialisti, era poco simile alle posizioni dei loro statisti più famosi che rispondono ai nomi di Alcide De Gasperi Aldo Moro e Sandro Pertini.
Considerando che la sinistra “addestrata” non si capisce bene che strada intenda percorrere, i leghisti potrebbero iniziare un percorso diverso, arrivando persino a parlare della resistenza senza sottintendere che si tratta del filamento contenuto nelle lampadine.
Il Movimento a Cinque Stelle, dopo l’accordo con una forza politica avversa, sta imparando l’arte del compromesso.
L’antipolitica, versione riveduta e corretta del: “Roma ladrona”, è sparita o pesantemente ridimensionata.
L’intenzione di lottare contro gli sprechi va bene ma, in ambito economico, c’è da migliorare ancora.
Una buona dose di umiltà e di fiducia in quei pubblici dipendenti che hanno maturato esperienze importanti riscuotendo approvazione, può essere di grande aiuto, specialmente a quei politici sprovvisti di capacità manageriali ma abili nel conquistare il consenso degli elettori.
Poi, come spesso accade a chi ha il privilegio di parlare in pubblico, sarà facile per loro impossessarsi dei meriti.
Occorre essere consapevoli che il rapporto fra datori di lavoro e dipendenti, è regolamentato da fattori esterni che nessuna legge può prevedere.
E’ altresì noto che sia fra gli imprenditori sia fra i lavoratori si annidano profittatori e parassiti.

La stessa classe politica non ne è immune, tuttavia in tutte queste categorie professionali molte persone gioiscono per essere consapevoli di essere utili, si guadagnano da vivere lavorando con serietà e dedizione, svolgendo un apprezzabile servizio per l’intera comunità.

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