giovedì 5 luglio 2018

ATTACCATI DAGLI SPOT

Inostri amici leghisti, nell’intento di promuovere la loro azione di governo, continuano a propinarci i loro proclami arricchiti da fantasiose interpretazioni in ambito legale ed economico. 
Matteo Salvini, con toni meno duri rispetto a quelli utilizzati nei confronti degli extracomunitari che non rispettano le nostre leggi, chiede indulgenza per la Lega.  Poi, usando lo stile che gli è solito, rincara la dose sostenendo che la pretesa da parte dello Stato di riavere indietro il denaro percepito irregolarmente dall’accoppiata Bossi Belsito, sia un attacco alla democrazia.
Non contento ha dichiarato anche che il presidente dell’Inps Tito Boeri, quando afferma che abbiamo bisogno degli immigrati per tenere in ordine i conti dell’istituto, offende gli italiani.
Il vicepresidente del consiglio quasi laureato in storia, si ritiene professore di economia e, oltre a Tito Boeri, intende istruire anche il professor Monti e la professoressa Fornero; non sembra invece intenzionato a dare lezioni in Europa, forse ha poco credito o forse, pur essendo stato parlamentare europeo, riteneva più utile girare per l’Italia e farsi riprendere insieme a qualche simpatizzante che indossava una maglietta con scritto Salvini premier.
Sulle vicende degli imprenditori arrestati nel catanese per l’organizzazione di bancarotte fraudolente e altri ladrocini da parte di alcuni amministratori che usavano i fondi del comune come un bancomat per organizzare cene con gli amici e pagare prestazioni mai avvenute, invece non ha preso posizione, i danni subiti da dipendenti, banche, fornitori ed erario sono irrilevanti.
A quei bancarottieri e amministratori non dispiace che l’attenzione sia dirottata sui passeggeri dei natanti.
I meno giovani come me, ascoltando gli spot, ricordano i tempi in cui il povero Paolo Ferrari diceva che non avrebbe cambiato un fustino di Dash con due contenenti detersivi di un’altra marca, probabilmente non sapeva che in un solo stabilimento si produceva tutto il detersivo che le ditte proprietarie dei marchi vendevano.
La pubblicità è lo strumento appositamente studiato per orientare le scelte del pubblico, ma spesso nascondono vere e proprie panzane.
Neanche a farlo apposta di recente su Mediaset è stato trasmesso il simpatico film interpretato da Diego Abbatantuono “Cose dell’altro mondo”.
Si tratta di una curiosa parodia che smonta una miriade di luoghi comuni, contro gli extracomunitari.
E’ risaputo che la Lega non ama quel film, quando uscì nelle sale ci fu persino un’interrogazione parlamentare; il pretesto fu che il film aveva ottenuto un finanziamento ma forse i nostri amici leghisti temevano che gli italiani considerino gli extracomunitari più utili di loro.
Angelino Alfano lo affermò senza mezzi termini quando in seguito ad uno dei frequenti attacchi affermò che Matteo Salvini, al massimo potava fare il ministro delle Zanzare.
In effetti l’ex ministro fu un tantino duro col collega ex alleato, poteva lasciargli anche le Mosche, a patto che non si interessasse dei Formigoni.
La scelta di trasmettere il film, effettuata da Mediaset, sembra un modo per prendere le distanze dal dilagare di questi luoghi comuni; nessun leghista però ha sollevato obiezioni contro Mediaset, nei momenti di bisogno, con la minaccia di dover restituire una somma di denaro ingente è meglio tenersi buoni gli amici ricchi sperando che, per mettere le mani sui voti di quegli elettori che si lasciano convincere dagli spot, si servano ancora del loro partito.



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