Prosegue il dialogo fra il Presidente
Conte il Ministro Tria e la commissione europea.
L’obiettivo è sempre lo stesso:
sconfessare le sparate che hanno aumentato la popolarità di Salvini e Di Maio rassicurando
la commissione che il governo varerà una manovra sostenibile.
A differenza di Salvini e Di Maio che
non sono neanche laureati, Conte e Tria che sono accademici come la
professoressa Fornero, non sconfessano apertamente l’operato della collega, una
presa di posizione in tal senso davanti alla commissione europea li farebbe
passare per bidelli.
I due vicepremier però assicurano che
i punti chiave della manovra non si toccano.
In ogni apparizione pubblica recitano come due primi attori, per la
gioia di Beppe Grillo e magari anche a Di Battista che a differenza dei vice
premier è laureato Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo.
La Lega non è partito da stare a
guardare, e tanto per sconfessare quelli che quando i primi leghisti dicevano:
“Ce l’abbiamo duro” aggiungevano “Il comprendonio”, ha fatto scendere in campo
il bocconiano Giorgetti che, con profondo senso di rispetto, non attacca l’ex
rettore della Bocconi Mario Monti.
E’ sbagliato ritenere che i vecchi
leghisti fossero duri di comprendonio, erano svegli, hanno fatto sparire
quarantanove milioni di euro cavandosela con condanne leggere, tali da
consentire a Umberto Bossi di essere ancora un parlamentare.
Giorgetti, da buon economista, non
condivide il reddito di cittadinanza e ha dichiarato che si tratta di una
misura cara all’Italia che a lui non piace.
Di Maio, senza perdere tempo ha
replicato dicendo che a lui l’Italia piace tutta, dalla Valle d’Aosta alla
Sicilia.
Forse l’amico Luigi non ci ha pensato,
forse a preferito farne una questione geografica piuttosto che paragonare
l’Italia che lavora all’Italia parassitaria che vive di assistenzialismo in
certi casi (vedi il fenomeno dei falsi invalidi) anche fuori dalla legalità.
La notizia che suo padre, politico e
imprenditore ha fatto lavorare gli operai in nero, non lo aiuta.
Se poi si scoprisse che il figlio di
quel povero operaio è riuscito a laurearsi ma non avendo avuto la brillante
idea di entrare in quell’armata Barancaleone che si chiama Movimento a Cinque
Stelle anziché essere ministro sta in un centro commerciale a convincere la
gente che è meglio cambiare operatore telefonico il ritratto della nuova Italia
sarebbe completo.
Nessun commento:
Posta un commento