venerdì 21 aprile 2017

Attenzione al furto del cervello

Sulla prima pagina di un quotidiano è apparso un articolo intitolato:
2,8 milioni di poveri in più grazie a questi quattro.
Sotto il titolo appaiono in sequenza le facce di Monti Letta Renzi e Gentiloni, a sinistra in un formato molto più piccolo quella dell’autore seguita dall’articolo.

Un lettore ingenuo potrebbe pensare che se ci fosse stato l’autore dell’articolo al governo avrebbe fatto meglio e magari il giornalista ci fa anche un pensierino.

Nella nostra storia abbiamo avuto molti personaggi politici con un passato da giornalista.
Fra quelli del passato spiccano i nomi di Cavour Mussolini Gramsci Togliatti e De Gasperi; fra gli attuali abbiamo Lupi Salvini e Meloni e probabilmente ne dimentico altri altrettanto famosi.

Non è dato sapere se l’autore ha capacità di analisi necessarie per analizzare in profondità il fenomeno che descrive nell’articolo.

I suoi ammiratori ne possono essere convinti, i detrattori invece pensano che l’articolo in questione sia una riedizione del luogo comune: “Piove governo ladro”.

L’esatta chiave di lettura di questo fenomeno è da ricercarsi nella situazione finanziaria di molte testate giornalistiche.

Difficilmente un giornale riesce ad avere i conti in ordine grazie alle vendite in edicola e on line, un grande aiuto arriva dalla pubblicità e talvolta, in modo non sempre lecito, ci sono altri tipi di finanziamento.

Per fare in modo che il finanziatore ne tragga vantaggio, i titoli devono coinvolgere il lettore altrimenti gli investimenti, pubblicitari e non, saranno dirottati su altre testate.

Come se non bastasse, il titolo riecheggia sul social network, tanti sprovveduti lo scambiano per una specie di vangelo e rinunciano a pensare, come se si fossero fatti rubare il cervello.

Il popolo che si fa rubare il cervello non può essere un popolo sovrano.

https://www.ibs.it/libri/autori/Moreno%20Mancini



1 commento:

  1. La cosa più grave è che qualcuno paga un giornalista per scrivere queste cose. Sicuramente il pagatore non lo fa per beneficenza.

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