I processi celebrati negli studi
televisivi, sulle colonne dei giornali e sui blog hanno poco a che vedere con quelli
celebrati nei tribunali ma sono ormai diventati una forma di spettacolo gradita
a chi segue gli svariati servizi.
Uno di questi processi è stato
celebrato domenica scorsa, durante la trasmissione L’Arena condotta da Massimo
Giletti.
I protagonisti sono stati: Gian Marco
Chiocci, direttore del Tempo dal settembre 2013 dopo essere stato giornalista
del Giornale Nuovo. L’avvocato Michele Sarno che si è presentato come difensore
di Gianfranco Fini.
Negli studi erano presenti fra gli
altri, l’on Simona Bonafè del Pd, Lucia Bergonzoni della Lega Nord e Massimo
Giannini giornalista di Repubblica.
Dai dati mediatico/giuridici sono
emersi i seguenti elementi.
Alleanza Nazionale, di cui Fini era il
leader, prima che confluisse nel PDL, vendette un appartamento di proprietà del
partito a una società gestita dalla famiglia Tulliani. Il prezzo di vendita, 300.000 Euro fu
maggiore al valore di bilancio e AN registrò una plusvalenza.
Dopo l’allontanamento di Fini dal PDL,
la società acquirente rivendette l’appartamento a circa 1.259.390 Euro oltre a
ricevere sui propri conti bancari pagamenti effettuati da Francesco Corallo,
detto anche re delle slot, interessato all’approvazione di una legge.
Nessuno ha chiesto all'acquirente perché abbia pagato un prezzo così alto per un appartamento di 45 mq.
Nessuno ha chiesto all'acquirente perché abbia pagato un prezzo così alto per un appartamento di 45 mq.
Gianfranco Fini, subito dopo
l’allontanamento dal PDL, è stato attaccato dal Giornale Nuovo tramite un
articolo scritto da Gian Marco Chiocci.
La famiglia Tulliani si suddivise i
proventi delle operazioni.
Su Giancarlo Tulliani, pende un
mandato d’arresto per il reato di riciclaggio. L’arresto non può avvenire
perché Giancarlo Tulliani è residente in Dubai.
L’avvocato Sarno ha dichiarato che
Gianfranco Fini ha terminato di aver rapporti con Giancarlo Tulliani dal 2010.
SINTESI
Gian Marco Chiocci sostiene che
Gianfranco Fini sia responsabile di tutte le transazioni operate dalla famiglia
Tulliani, con la formula del “non poteva non sapere” tanto sgradita al suo ex capo
Silvio Berlusconi.
L’avvocato Michele Sarno sostiene che
a Gian Marco Chiocci sia stato comandato di attaccare Fini con due scopi ben
precisi: screditare l’ex alleato divenuto avversario, attribuirgli la
responsabilità delle norme che avvantaggiarono Francesco Corallo proposte e votate dal
Governo presieduto da Silvio Berlusconi.
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