Di fronte all’evidenza di fatti
incontestabili riservatici dalla politica, l’atteggiamento più indicato è
quello di sorridere.
Gli ex comunisti più ortodossi,
infastiditi da quell’aria di saputello, caratteristica di Renzi, valutando
difficile impossessarsi della leadership nel partito, hanno preferito staccarsi
rendendo più competitivi gli schieramenti avversari.
Berlusconi, che dopo il patto del
Nazareno sperava di poter assumere Renzi nella Forza Italia Spa, finge di gradire
l’accordo con Matteo Salvini e Giorgia Meloni rinunciando ad una onorevole
collocazione nella destra moderata Europea sul modello della Germania.
Gli antieuropeisti ritengono troppo
rigorosi i tedeschi ma intanto in Germania non si paga il pedaggio per le
autostrade (nei fatti e non a parole) e garantisce ai suoi cittadini un tenore
di vita apprezzabile.
E’ curioso il suo modo di porsi
utilizzando i panni del conservatore anticomunista.
Nei fatti poi ha venduto il Milan a
impresari provenienti dalla Cina governata dal partito comunista.
Costoro hanno il compito di
rilanciare una squadra che, dopo una fase brillante (e utile per far sembrare
Berlusconi un vincente) è stata trascurata, smobilizzata e condannata a
navigare nella parte medio bassa della classifica.
Non è la prima volta che qualcuno
debba risanare i disastri berlusconiani.
Il Movimento a Cinque Stelle che
sbandierava la necessità di ripulire gli altri partiti, ha puntualmente scoperto
la necessità di ripulire casa sua.
Non c’è nulla di cui stupirsi, accade
a tutti i partiti, compreso quello che fu fondato dal giudice vero Antonio Di
Pietro.
La sua indiscutibile autorevolezza non
lo dispensò dall’avere qualche militante disonesto e assistere impotente alla
fuga di suoi parlamentari che dopo aver scelto l’Italia dei Valori trovarono
più attraenti i Valori espressi da Forza Italia.
La più grande speranza per gli
elettori e che le prossime elezioni non si trasformino nell’ennesimo nulla di
fatto e che si torni presto alle urne.
Va bene sprecare ancora denaro per
una nuova tornata elettorale, se ne spreca già tanto, milione più milione meno
si può resistere.
Molti italiani però, vorrebbero evitare
di utilizzare il tasto “Muto” del telecomando per difendersi dalle tante dichiarazioni
sgradevoli trasmesse dai telegiornali in periodo elettorale.
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