sabato 24 febbraio 2018

CACCIA AL VOTO


Più si avvicina la data delle elezioni e più la caccia al voto diventa intensa. Appaiono tante facce sui manifesti stradali e aumentano le manifestazioni pubbliche. 
Tutti i partiti affermano che incapaci e corrotti militano nei partiti concorrenti, nel frattempo si stipulano molti accordi più o meno leciti. 
I più virtuosi cercano consenso elargendo favori leciti ai loro sostenitori, si tratta di buoni posti di lavoro, apparizioni in televisione, appalti, o semplificare l’iter di certe pratiche rallentate dalla burocrazia che caratterizza la pubblica amministrazione. 
Alcune aziende meno virtuose sostengono finanziariamente le campagne elettorali dei loro amici che sapranno come sdebitarsi a tempo debito. 
Le aziende disoneste invece non guardano in faccia a nessuno e non si fanno scrupoli nel favorire un clima di scontro anche fisico. 
Qualcuno sostiene che c’è più stupidità a estrema sinistra, altri sostengono che ce n’è più a estrema destra. 
A prescindere dalla classifica possiamo affermare che troppi stupidi s’interessano di politica. 
I politici corrotti o meno capaci, ne approfittano, possono almeno affermare di non essere violenti, i corrotti sono furbi gli incapaci sono affetti da una stupidità pacifica. 
In certe organizzazioni militano emarginati in stretta relazione con la malavita organizzata. 
Ogni tanto i loro capi anziché mandarli a vendere droga o estorcere denaro gli comandano di partecipare a manifestazioni in cui è difficile incontrare galantuomini. 
Alcuni di loro riescono a far carriera e trovare spazio in un partito pseudo civilizzato, altri avranno una sorte peggiore. 
Nel frattempo negli Stati Uniti infiamma il Russiagate. 
Trump non ha perso tempo nell’affermare che si tratta di un’iniziativa russa in chiave anti americana. 
Praticamente Trump ha ammesso che il peggior danno che la Russia poteva portare agli Stati Uniti è stato quello di penalizzare Hyllary Clinton per favorire l’elezione del peggior presidente della storia americana.

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