In questi ultimi giorni di campagna
elettorale l’attività d’informazione diventa frenetica.
Tutti coloro che aspirano ad una
carica istituzionale e coloro che traggono vantaggio dalla relazione di
amicizia verso i papabili buttano il cuore oltre l’ostacolo per convincere gli
elettori di essere migliori o perlomeno meno peggio dei propri avversari.
Seguendo con intelligenza i fatti di
cronaca dell’ultimo mese, abbiamo scoperto nei panni di assassini: un
carabiniere, un medico, un’infermiera e un tranviere.
Se esercitare un mestiere degno di
rispetto, non basta per essere irreprensibili perché dovrebbe bastare
l’appartenenza ad un partito o a un’aggregazione politica?
Ieri sera Berlusconi è apparso in
televisione prima di Ghost.
Tutti coloro che si erano
sintonizzati su Rete 4 per vedere la bella Demi Moore, prima del film
(ritardato furbescamente di qualche minuto) si sono dovuti sorbire il
polpettone a base di flat tax, persecuzioni giudiziarie, avversari pericolosi,
fuga di capitali e quant’altro.
Si è guardato bene dal dire che, con
lui al governo: mentre le casse dello stato si svuotavano le sue si riempivano,
mentre le banche (inclusa Mediolanum) grazie allo spread alto guadagnavano di
più le aziende indebitate e le famiglie con il mutuo pagavano interessi più
alti.
Spende sempre parole a favore dei più
poveri ma nel prendere misure a loro favore non si sogna di chiedere denaro ai
ricchi.
Ha poi parlato del suo amico Putin, è
chiaro che non lo vede come il comunista ex funzionario del KGB.
Berlusconi ama i leader che tengono
il potere a lungo (come Gheddafi fino a quando rimase in vita) senza che
nessuno chieda loro di farsi da parte.
Dalla mischia non poteva mancare
l’uscita di Grillo.
Il comico riccioluto ha annunciato
che l’era dei “Vaffa” è terminata.
Immaginiamo quali possano essere i
motivi: se governerà M5S gli elettori possono soltanto applaudire, se i voti non
saranno sufficienti e la troppa frammentazione politica non consentirà la
nascita di un governo nessuno deve sparare un “Vaffa” a Grillo e soci.
Grillo però è diplomato ragioniere
quando ha attirato i potenziali candidati da portare alla camera e al senato
avrà fatto bene i suoi conti.
Se anziché passare la vita a far
ridere la gente avesse lavorato come ragioniere in una banca, un’assicurazione
o nella contabilità di un’azienda sarebbe più credibile.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/
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