Dopo un periodo paragonabile a certi storici conclavi medioevali, sembra che si vada verso la formazione di un
governo.
Il collaudato ascensore della
celebrità, messo a
punto dalla “Grillo e Casaleggio associati”, ci ha
presentato Giuseppe Conte, candidato presidente del consiglio.
La scelta sembra azzeccata, il
candidato è laureato, docente universitario e avvocato.
Non avendo partecipato alla fase
preelettorale pur condividendo la linea politica, non si è prodigato nel
promettere,
pertanto è nella condizione ideale per impostare una politica di governo
accorta che non tenga troppo conto delle dichiarazioni altisonanti che
preoccupano molti economisti.
L’aver accettato con riserva può essere
interpretato un segnale; non c’è certezza che i colleghi lo assecondino.
Per M5S è una svolta epocale, è arrivato il
momento di abbandonare la fase di marketing in cui servono gli attori e
governare dando spazio a personaggi con caratteristiche appropriate.
Per la prima volta,
seppure insieme a un alleato che qualche mese fa si guardava bene da stimare,
avrà in mano le chiavi della mangiatoia pubblica.
Le bocche da sfamare sono tante:
pensionati, pubblici dipendenti, dipendenti di imprese private che lavorano per
lo Stato, fruitori di trattamenti di disoccupazione parlamentari e altri
fruitori di indennità a carico dello Stato.
Fermo restando che sia normale per un
cardiochirurgo guadagnare più di un barelliere, per cambiare veramente le cose
occorrerebbe normalizzare questo settore.
Considerando che per troppi giovani
si parla di “Generazione mille Euro”, precarietà nella conservazione
del posto di lavoro o, in certi casi, di un elevato
costo per raggiungere il posto di lavoro; certe cattive
abitudini raccontate da alcuni cronisti televisivi come gli usceri pagati cinquemila
Euro al mese, pur nel rispetto delle norme contrattuali, speriamo che siano
abbandonate.
Una notizia curiosa di questo genere
parlava dello
stipendio elevato per i parrucchieri di camera e
senato, il
motivo potrebbe essere che avendo il rasoio in mano e le gole
dei parlamentari a disposizione compensarli bene scongiura insane tentazioni.
I beneficiari sono incolpevoli, è scontato
che non sollevino problemi, a loro sta bene così.
Prima di parlare di
abolizione della Legge Fornero e del reddito di cittadinanza servirebbe porre
rimedio; altrimenti Giuseppe Conte che si è definito avvocato del popolo potrà
soltanto invocare la clemenza del parlamento o accettare di essere avvocato
di una parte del popolo.
Salvini, per mettere pace fra proclami e buon
senso, sponsorizza per il ministero dell’economia il professor Savona,
autorevole economista non annoverabile fra i sostenitori dell’Euro.
La sinistra è sempre alle prese con le beghe
interne fra quelli che cantavano bandiera rossa e l’internazionale
e i loro colleghi che stavano nei boys scout.
Berlusconi sta alla finestra; dopo aver
autorizzato Salvini a formare un governo insieme a M5S, si prodiga insieme ai propri
sostenitori far dimenticare di aver subito una condanna facendo
passare la riabilitazione per un’assoluzione.
Grazie al sostegno sicuramente
disinteressato dei suoi più fedeli seguaci si prepara a tornare in
campo e governare nell’interesse dei cittadini, fermo
restando che le decisioni le prende lui.
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