Il rating sul debito pubblico, tripla
B con outlook negativo, considera l’Italia meno affidabile rispetto a prima
come debitore.
Le agenzie di rating aiutano chi
presta denaro ai richiedenti.
Se uno stato o un’azienda ha la
tripla A il creditore può stare tranquillo con due A un po’ meno, con una A
ancora meno.
Quando si retrocede in B iniziano le preoccupazioni
se si arriva in C il prestito può essere considerato inesigibile al pari di
quelli concessi da alcune banche a clienti insolventi che poi hanno avuto bisogno
di essere salvate per non recare danno ai risparmiatori.
L’analisi riguarda i titoli del
debito pubblico, BOT CCT BTP e quant’altro ma, se la situazione dovesse
ulteriormente deteriorarsi anche spettanze di altro genere rischierebbero di
diventare crediti inesigibili e costringere lo Stato a dire: “In teoria avreste
diritto a ricevere stipendi pensioni e pagamento delle fatture in pratica non
vi diamo niente perché non sappiamo dove andare a prendere i soldi.
La ricetta per riportare il rating in
serie A, è costituita da accortezza e competenza.
L’idea elettoralmente valida del
ministro Salvini di indossare magliette con scritto “No Euro” non prova la sua
competenza in materie economiche e finanziarie, alcuni suoi compagni di partito lo sanno bene ma lo hanno lasciato fare per poter contare su
quella sua forza d’urto molto utile a sfondare il muro dei palazzi e insinuarsi
al proprio interno.
La strategia leghista prescinde dai
temi economici meglio parlare di diciassetti diociotti diciannovi e sperare che
gli elettori non si pongano altri problemi.
Anche Di Maio non sembra molto convincente
fino ad oggi anziché essersi occupato efficacemente di sviluppo economico,
lavoro e politiche sociali si è prodotto in proclami, reprimende e giudizi.
I giudizi di Di Maio al pari diquelli
espressi dagli uscieri dei tribunali, non hanno valore legale hanno però una
sicura efficacia mediatica.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/
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