Nel varare la manovra finanziaria è
apparsa la manina che a detta degli addetti ai lavori ha modificato il testo
approvato dal governo.
Non è il caso di stupirsi più di
tanto, la manina ha cercato di mettere pace fra propaganda e fattibilità.
I due rami del partito populista
italiano, per ottenere il consenso della popolazione, hanno fatto ricorso ad
un’efficiente sistema di propaganda.
Essendo arrivato il momento di
passare dalle parole ai fatti è apparsa la manina che serve a perseguire
obiettivi diversi da raggiungere senza troppo clamore.
Il motivo più sensato sarebbe quello
di rendere credibile ricorrendo a scelte sostenibili fregandosene di chi è
riuscito a far credere agli elettori di essere un genio, senza purtroppo
esserlo.
E’ doveroso però considerare che il
motivo potrebbe essere la competizione fra i due partiti che sostengono il
governo che, se non possono competere per apparire i migliori devono gareggiare
per ottenere l’ambito titolo di “Meno peggio”.
La Lega Nord ha invocato la pace
fiscale per tutti specificando che non si tratta di un diritto di evadere il
fisco nel frattempo ha ottenuto la rateazione del suo debito di 49 milioni di
euro in ottant’anni.
Sarebbe interessante sapere quanto
incasserebbe lo stato se vendesse il credito nei confronti della Lega ad una
banca.
Quando a vendere i crediti, sono i
fornitori della pubblica amministrazione tipo le grandi aziende farmaceutiche
ma anche le officine che fanno manutenzione alle automobili della polizia
(operazione necessaria perché è raro che
la pubblica amministrazione paghi i debiti alla scadenza) le banche pagano il
95%.
Non è il caso di calcolare quanto una
banca potrebbe pagare il credito che lo Stato ha nei confronti della Lega Nord,
ammesso che fra ottant’anni esista ancora.
M5S, sempre meno giustizialista nei
confronti dell’alleato, a rimesso in scena Beppe Grillo, che nella consueta
cornice scenografica e uno stile che ricorda la ex regina delle televendite
Vanna Marchi, ha proclamato l’ultima delle sue idee genialoidi: ridefinire il
ruolo del presidente della repubblica.
Si tratta indubbiamente di un gesto
generoso nei confronti di Virginia Raggi e Giuseppe Conte.
Il sindaco di Roma e il presidente
del consiglio a differenza di Grillo conoscono il diritto, a
loro però le sparate propagandistiche potrebbero costare la radiazione
dall’albo degli avvocati in cui è richiesta una certa deontologia
professionale.
Grillo
invece non corre alcun rischio, non avendo l’autorevolezza del Presidente
Mattarella potrebbe iscriversi all’albo dei matterelli.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/
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