venerdì 9 novembre 2018

PIU’ DEFICIT MENO CRESCITA


La commissione europea ha rivisto le stime riguardanti deficit e crescita.
La crescita, che secondo le previsioni del governo dovrebbe coprire gli aumenti di spesa, si annuncia impietosamente più bassa del previsto pertanto, se le stime della commissione europea sono affidabili, la pubblica amministrazione spenderà più denaro e ne incasserà di meno.
Il governo può dire che questa è la volontà degli italiani, evitando di divulgare certe battute che si dicono gli amici quando parlano fra loro del tipo: “hai visto cosa sono stato capace di fargli credere?”
E’ una questione di figure professionali, le aziende che vogliono rimanere sane e competitive scelgono con cura i propri dirigenti in certi casi spendono cifre alte per trattenere i talenti e non farseli strappare dalla concorrenza.
In politica le logiche sono molto diverse, ha successo chi è abile nel convincere gli elettori e dopo le elezioni tanti leader o presunti tali presentano il conto esigendo posizioni di prestigio per i loro meriti elettorali.
Costoro, se paragonati ai dirigenti delle aziende sane, anziché ambire al titolo di amministratore delegato possono al massimo proporsi come imbonitori delegati. 
La politica però non li scarica perché e cosciente che non conviene rinunciare alle loro qualità.
L’azione di governo risente di questo clima e i partiti cercano di affiancare ai cacciatori di consenso persone di buon senso per limitare i danni.
La poca credibilità da parte della commissione europea è figlia di questo stato di cose, se da un lato è legittimo reclamare la sovranità nazionale dall’altro è anche legittimo avere quella cautela necessaria affinché i problemi di un paese membro della comunità non danneggino gli altri stati membri.
Quello che si dicono all’interno dei singoli partiti amministratori e imbonitori è strettamente coperto da privacy.


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