Gli elettori italiani, spinti dalla
speranza di un futuro dignitoso ma timorosi di ospitare nelle istituzioni
troppi personaggi incapaci a diventare gli artefici del bene comune, fra circa
quattro mesi saranno chiamati a eleggere i propri rappresentanti nel parlamento
europeo.
C’è da chiedersi: “Quanti bamboccioni
poco adatti al lavoro vero, con una buona performance pubblicitaria riusciranno
a conquistare ambite poltrone”.
La performance elettorale, sembra
essere uno degli espedienti più efficaci per trovare spazio nelle assemblee che
rappresentano il popolo italiano.
La conseguenza è preoccupante ma
scontata: “Poco conta ciò che si fa, l’importante è che la scenografia sia
efficace e coinvolgente”.
Non è il caso di colpevolizzare
nessuno ma se l’apparenza prevale sulla sostanza, è difficile sperare in un
futuro migliore.
Intanto il nostro governo ha emanato
un decreto salva banche, dopo il decreto “Salva Lega”, non poteva fare
altrimenti.
Fra il personale che lavora nei
ministeri, c’è abbastanza intelligenza da prevenire i danni che possono
produrre i tamburini della politica, opportunamente messi a tacere sulla
vicenda del salvataggio; loro sanno bene che salvare una banca e più utile che
salvare un partito.
I partiti tanto prima o poi si sciolgono da soli.
I partiti tanto prima o poi si sciolgono da soli.
Essendo responsabili del governo è
lecito sperare che i politici leghisti gestiscano lo Stato, meglio di quanto
hanno gestito il partito che, senza il summenzionato decreto, sarebbe fallito.
Nel frattempo Grillo sembra essersi
convertito ai vaccini, ma piuttosto che appoggiare la Tav spinge per il
commercio della Cannabis; in tal modo se gli agenti dovessero ritrovarne droga
addosso a sua figlia l’ex comico riccioluto potrà affermare che si tratta di un
acquisto fatto in drogheria con tanto di scontrino e che nessuno di quei
delinquenti che frequentano i luoghi di spettacolo per spacciare droga agli
artisti e i loro spettatori ne ha tratto profitto.
Il leader però è Di Maio che,
intervenendo sulla questione degli sbarchi, (quella che porta più voti a
Salvini), ha consigliato alla piccola Italia di chiedere aiuto alla grande
Malta.
Di Maio si sbaglia, l’Italia è grande,
anche più degli Stati Uniti che non stanno pagando gli stipendi ai pubblici
dipendenti.
Ormai l’America è qui da noi, gli
statunitensi non pagano chi lavora, noi pagheremo anche chi non lavora.
Se le cose dovessero andar male, ci
saranno altri leader di altri partiti “Usa e getta” che faranno aumentare il
numero delle repubbliche.
La prima repubblica era quella del
dopoguerra, ha fatto decollare il paese producendo il boom economico e
migliorando il tenore di vita a milioni d’italiani ma è stata azzerata e
abbiamo iniziato a sfornarne una dopo l’altra: seconda, terza, quarta; ne
possiamo fare quante ne vogliamo, non ci sono limiti.
Auspichiamoci soltanto che
l’intelligenza prevalga sull’ambizione e che l’articolo uno della costituzione al
comma due non cambi in: ”La sovranità appartiene a chi sa raggirare il popolo”.
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/
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