venerdì 14 luglio 2017

La povertà in Italia

I numeri parlano impietosamente chiaro, in Italia ci sono quasi cinque milioni di poveri, circa l’otto percento della popolazione, e gli specialisti della comunicazione s’infiammano.

Chi governa è pronto a giurare che senza di loro, le cose andrebbero peggio, gli oppositori ovviamente affermano il contrario.

Fatte le dovute proporzioni, potremmo dedurre che il trenta percento di questi poveri dovrebbero essere lavoratori dipendenti che hanno perso il posto o lavoratori autonomi in difficoltà.

Non è dato sapere quanti siano i politici poveri, l’opinione più diffusa, fortunatamente per loro, è che siano tutto fuorché poveri e che sono bravi a parlarsi contro l’uno con l’altro.

Matteo Renzi continua a dire che le primarie le ha vinte lui.

Roberto Speranza insiste sull’Art. 18.

Nunzia De Girolamo ha sponsorizzato l’aliquota unica di tassazione: la cosiddetta “ Flat Tax”.

Si è inoltre affermato il principio dello Jus Soldi sulle immagini dei parlamentari M5S che gettavano le banconote finte in parlamento, facendo intendere che i soldi per le banche ci sono ma per i poveri no.

La più convincente è stata Nunzia De Girolamo, la figliola prodiga tornata a FI ha detto che l’aliquota di tassazione unica semplifica le cose.

Tutti i sostenitori di questa “semplificazione” non specificano mai qual è l’aliquota, ma sicuramente è compresa fra quella minima (23%) pagata per i redditi fino a 15.000 Euro e quella massima (43%) per i redditi superiori a 75.000 Euro.

Ammettendo che l’aliquota sia del 30% un impiegato che guadagna annualmente 28.000 Euro pagherebbe 8.400 Euro anziché 6.960; un manager che ne guadagna 300.000 invece ne pagherebbe 90.000 anziché 122.170.

E’ una semplificazione da Robin Hood al contrario, ma senz’altro piace a Berlusconi e tanti suoi amici e parenti che, grazie a questa semplificazione, eviterebbero di arrovellarsi la mente per studiare il sistema di pagare meno tasse rischiando di essere presi di mira da qualche toga rossa.

Speranza invece, utilizza l’Art 18 per rottamare Renzi considerato troppo di destra e giustificare in tal modo la nascita di Mdp, il futuro ci dirà chi prevarrà.

Il botto più spettacolare, viene da M5S Alessandro Di Battista ha indossato la toga del Pubblico Ministero tuonando duramente contro la Bancocrazia che, a suo dire, ha piazzato i suoi uomini all’interno delle istituzioni.

Durante lo show non è stata proposta nessuna soluzione ragionata, che abbiano già uno stock di materassi con cerniera di sicurezza da proporre ai clienti in alternativa alle banche?

Premesso che in democrazia chiunque può cercare di far eleggere chi più gli aggrada, qualcuno potrebbe anche chiedersi, pur senza affermarlo in parlamento, se ci sono parlamentari insinuati nelle istituzioni dalla Stupidocrazia.

Amiamo i nostri politici, cerchiamo di comprenderli quando vogliono farci credere che onestà e capacità regnano soltanto nel loro partito, paghiamo una parte delle nostre tasse per farli vivere decorosamente, rispettiamo il loro lavoro, ricordiamoci che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro.

Auguriamoci che la povertà diminuisca, sarà possibile se il loro lavoro, oltre ad essere spettacolare, diventerà anche utile.




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