L’ISTAT ha rilevato dati occupazionali ai livelli del 2008
seppure con un forte calo delle ore lavorate. Sembrerebbe la riproposizione di
un vecchio slogan: “Lavorare meno, lavorare tutti”. Considerando gli effetti
della delocalizzazione di molte attività produttive e la conseguente chiusura
di molti opifici sul territorio nazionale è un risultato veramente
importante. La defiscalizzazione per le
nuove assunzioni sembra aver dato i frutti attesi, anche se fra gli occupati c’è
un alto tasso di lavoratori precari. La scommessa di rinunciare a delle entrate
avendo un debito come il nostro, una spesa pubblica non ben controllata e tanti
bisogni non soddisfatti si può vincere soltanto creando il giusto equilibrio fra
le attività che producono ricchezza e quelle che ne consumano; specialmente
nella pubblica amministrazione.
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