Mentre la sinistra si è divisa in due
fazioni la destra, poco fiduciosa nelle tre gambe che la compongono, ha recuperato
la quarta gamba. Lega e Fdi avranno storto un po’ il naso, reclamando il loro
“Premio fedeltà”, ma la quarta gamba caratterizzata dalla presenza di
personaggi più moderati, rende la coalizione più credibile e fa aumentare le probabilità
di vittoria.
L’Economist, che in passato è stato
assai critico nei confronti di Berlusconi, lo ha additato come possibile salvatore
della patria messa in pericolo da M5S.
La presenza di personaggi moderati è
utilizzata come deterrente alla deriva populista di Lega e Fdi considerati utili
procacciatori di voti, ma poco credibili come governanti.
Nei confronti di M5S invece non
esiste nessun deterrente, hanno proposto Di Maio come premier, prendiamo atto
che mentre per fare l’infermiera in un ospedale serve la laurea pe fare il
presidente del consiglio basta il diploma.
Molti li ritengono pericolosi quanto una
cooperativa di portantini che s’improvvisano come cardiologi.
L’abrogazione della legge Fornero, uno
degli slogan preferiti dai leghisti, preoccupa gli economisti competenti (fra i
quali non figurano quelli che hanno tentato la laurea in storia senza
prenderla).
L’Italia ha un basso tasso di
natalità, un’età media sensibilmente alta, un gettito fiscale ridotto per le
delocalizzazioni di molte attività produttive, un’evasione fiscale fra le
peggiori d’Europa, una presenza di organizzazioni malavitose che frenano lo sviluppo
in importanti aree geografiche.
Abrogare la legge Fornero senza
crearne le condizioni necessarie è come costruire un grattacielo cominciando
dal tetto.
Sorge il dubbio che l’obiettivo reale
di chi si ostina a proporne l’abrogazione sia quello di ottenere un sostegno
permanente (paragonabile a un vitalizio) per infermità mentale.
Berlusconi invece non ha bisogno di
nessun vitalizio, continua a ripetere che grazie alla flat tax le entrate
fiscali aumenteranno.
Ovviamente, visto che con
un’eventuale flat tax chi guadagna di più paga meno tasse, il denaro delle
maggiori entrate lo dovrà cacciare chi guadagna meno.
Grazie alla flat tax un esercito di
operai, impiegati, insegnanti, bidelli, falegnami, idraulici e camionisti
consentiranno a Berlusconi, di realizzare quel suo sogno medioevale, interrotto
bruscamente dalla rivoluzione francese.
Se poi si reintroducesse anche lo
“Ius primae noctis” al posto del rumoroso “Bunga Bunga”, anche se non è detto
che ne possa usufruire, l’ex cavaliere ne sarebbe felice.
Intanto in Italia, non ci sono i
presupposti per ritenere che dopo le imminenti elezioni ci saranno le
condizioni di governabilità stabili e durature.
La politica è come un’azienda che
produce automobili: i venditori decantano le qualità del prodotto, gli
affaristi studiano il sistema migliore per massimizzare il profitto ma sono gli
ingegneri che consentono all’automobile di funzionare.
I più silenziosi e nocivi sono gli
affaristi, lavorano nell’ombra; preferiscono buoni ristoranti alle aule
parlamentari o le sedi di partito; offrono il proprio sostegno anche in
contrasto col proprio partito e barattano il bene comune in cambio di vantaggi.
I vantaggi sono prevalentemente di
due nature: posti di lavoro ben retribuiti nella pubblica amministrazione,
favori ad aziende amiche.
Speriamo che gli invisibili
ingegneri, prevalgano sui rumorosi venditori e sui loschi affaristi.
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