lunedì 15 gennaio 2018

Venditori ingegneri e affaristi

Mentre la sinistra si è divisa in due fazioni la destra, poco fiduciosa nelle tre gambe che la compongono, ha recuperato la quarta gamba. Lega e Fdi avranno storto un po’ il naso, reclamando il loro “Premio fedeltà”, ma la quarta gamba caratterizzata dalla presenza di personaggi più moderati, rende la coalizione più credibile e fa aumentare le probabilità di vittoria.
L’Economist, che in passato è stato assai critico nei confronti di Berlusconi, lo ha additato come possibile salvatore della patria messa in pericolo da M5S.
La presenza di personaggi moderati è utilizzata come deterrente alla deriva populista di Lega e Fdi considerati utili procacciatori di voti, ma poco credibili come governanti.
Nei confronti di M5S invece non esiste nessun deterrente, hanno proposto Di Maio come premier, prendiamo atto che mentre per fare l’infermiera in un ospedale serve la laurea pe fare il presidente del consiglio basta il diploma.
Molti li ritengono pericolosi quanto una cooperativa di portantini che s’improvvisano come cardiologi.
L’abrogazione della legge Fornero, uno degli slogan preferiti dai leghisti, preoccupa gli economisti competenti (fra i quali non figurano quelli che hanno tentato la laurea in storia senza prenderla).
L’Italia ha un basso tasso di natalità, un’età media sensibilmente alta, un gettito fiscale ridotto per le delocalizzazioni di molte attività produttive, un’evasione fiscale fra le peggiori d’Europa, una presenza di organizzazioni malavitose che frenano lo sviluppo in importanti aree geografiche.
Abrogare la legge Fornero senza crearne le condizioni necessarie è come costruire un grattacielo cominciando dal tetto.
Sorge il dubbio che l’obiettivo reale di chi si ostina a proporne l’abrogazione sia quello di ottenere un sostegno permanente (paragonabile a un vitalizio) per infermità mentale.
Berlusconi invece non ha bisogno di nessun vitalizio, continua a ripetere che grazie alla flat tax le entrate fiscali aumenteranno.
Ovviamente, visto che con un’eventuale flat tax chi guadagna di più paga meno tasse, il denaro delle maggiori entrate lo dovrà cacciare chi guadagna meno.
Grazie alla flat tax un esercito di operai, impiegati, insegnanti, bidelli, falegnami, idraulici e camionisti consentiranno a Berlusconi, di realizzare quel suo sogno medioevale, interrotto bruscamente dalla rivoluzione francese.
Se poi si reintroducesse anche lo “Ius primae noctis” al posto del rumoroso “Bunga Bunga”, anche se non è detto che ne possa usufruire, l’ex cavaliere ne sarebbe felice.
Intanto in Italia, non ci sono i presupposti per ritenere che dopo le imminenti elezioni ci saranno le condizioni di governabilità stabili e durature.
La politica è come un’azienda che produce automobili: i venditori decantano le qualità del prodotto, gli affaristi studiano il sistema migliore per massimizzare il profitto ma sono gli ingegneri che consentono all’automobile di funzionare.
I più silenziosi e nocivi sono gli affaristi, lavorano nell’ombra; preferiscono buoni ristoranti alle aule parlamentari o le sedi di partito; offrono il proprio sostegno anche in contrasto col proprio partito e barattano il bene comune in cambio di vantaggi.
I vantaggi sono prevalentemente di due nature: posti di lavoro ben retribuiti nella pubblica amministrazione, favori ad aziende amiche.
Speriamo che gli invisibili ingegneri, prevalgano sui rumorosi venditori e sui loschi affaristi.

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