lunedì 16 aprile 2018

VERSO IL GOVERNO

L’attività parlamentare volta a far nascere un nuovo governo si trascina lenta e poco promettente.
Il problema che più affligge i leader è ammettere che non ci sono le condizioni per mantenere certe promesse annunciate gran voce nel periodo preelettorale.
Altro problema è la leadership: Salvini rappresenta la maggior coalizione, Di Maio il maggior partito; avremo una conduzione Salvinese o Di Maionese?
Nella processione al quirinale il centrodestra si è presentato compatto, l’impiegato Salvini candidato premier, schierato in posizione centrale, ha recitato i punti scanditi dal presidente Berlusconi, l’impiegata Meloni è stata presente.
In precedenza Berlusconi ha fatto appello alla democrazia che, per lui significa avere il potere di far eleggere chi gli pare: sostenitori fedeli, avvocati che lo difendono e chiunque altro benefici della sua benevolenza.
I tempi in cui esistevano destra e sinistra sono un ricordo lontano, si sono aggiunte prepotentemente la Siestra e la Deistra e un dialogo proficuo fra le parti sembra molto improbabile.

Entrambe i candidati premier si sono recati a Verona per Vinitaly ma non si sono parlati; avranno brindato e declamato le loro poesie; data la presenza dell’alcool, per eventuali accordi, è meglio attendere una nuova occasione.

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