lunedì 18 giugno 2018

AIUTATI DALLA SPAGNA

Dopo tutte le dichiarazioni in campagna elettorale, magistralmente studiate per ottenere il consenso di tutti quegli elettori che, parlando degli extracomunitari dicono: ”Se ne stiano a casa loro”, alla prima occasione il ministro dell’interno ha mostrato i muscoli.
Aquarius, la nave di ricerca e soccorso appartenente a Sos Mediterranée e Médecins Sans Frontières non ha avuto il permesso di attraccare in nessun porto italiano, dopo altri nove giorni di viaggio ha raggiunto Valencia e quei poveracci sono stati accolti dagli spagnoli.
Salvini ha ringraziato gli spagnoli che, non avendo un apparato industriale rilevante, non fanno parte del G7.
Dopo averli ringraziati, ha suggerito loro di accoglierne altri 66 mila.
Potrebbe essere una strategia utile agli spagnoli, se ci cacciano dal G7 potrebbero sostituirci loro evitando di farlo diventare un G6.
M5S che in passato elogiava organizzazioni come Médecins Sans Frontières, fino a indicare Gino Strada, fondatore di Emergency, come possibile presidente della repubblica, prudenzialmente tace.
Sono afflitti dal dubbio amletico che l’impiegato di Berlusconi, li stia trasformando in comparse di un film con l’ex cavaliere nelle vesti di regista e produttore.
Gli amici spagnoli in questo caso senza volerlo ci hanno insegnato qualcosa.
In una fiction prodotta in Spagna, due loquaci babbei, prudenzialmente ossequiosi dei potenti che li manovrano a loro piacimento, arrivano a detenere importanti incarichi di natura politica.
Si tratta di personaggi di fantasia, ma se esistessero veramente, sfigurerebbero fra i nostri politici?
Nel frattempo il padrone dell’ascensore della celebrità si è trovato a cena nello stesso ristorante in cui si trovava Lanzalone, la sera prima che lo arrestassero.
Con il dovuto rispetto, bisogna evitare facili giudizi, rimanendo nel sospetto che ci possano essere le condizioni per ritenere che il giovane padrone dell’ascensore sia stato per lo meno incauto.
Non essere caduti nella tentazione di ritenere Grillo meritevole di presentare il prossimo festival di Sanremo fa onore agli amici M5S; è difficile invece, accettare il loro metro di giudizio sui colleghi parlamentari. 
Dopo aver tuonato contro il condannato Berlusconi e chiesto a gran voce le dimissioni della figlia dell’indagato Boschi, M5S ha subito in silenzio la presenza in parlamento e nella maggioranza del condannato Bossi, tenendo tutte le bocche cucite.
In passato si riteneva che certi accordi salvaguardassero la cosiddetta “Ragion di Stato”, molti elettori però hanno il fondato sospetto che i politici, nuovi o vecchi che siano, più che alla Ragion di Stato pensino alla ragione del proprio status.

E’ un atteggiamento trasversale ai leader indipendentemente dal partito, solo i personaggi autorevoli, onesti e con spiccate qualità morali si sottraggono a questa triste abitudine che contaminò anche famosi personaggi storici.

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