mercoledì 8 agosto 2018

DICHIARAZIONI DI SUPPORTO

Salvini, esprimendo solidarietà ai braccianti migranti coinvolti nei due incidenti in Puglia nei quali 16 persone hanno perso la vita, ha detto che intende svuotare i ghetti.
Non ha parlato delle aziende che li utilizzano.
Meglio non rischiare, potrebbe essere uno di quei boss che presiedono la processione del santo alla festa del paese e magari lo abbiamo visto in televisione intervistato da conduttori di linea verde.
Non ha nemmeno chiesto loro perché non sono rimasti nel loro paese, rischiava di sentirsi rispondere che il caporalato in Africa è più feroce e violento di quello italiano e se qui almeno ogni tanto qualche consiglio comunale viene sciolto per infiltrazioni malavitose e a qualche delinquente sono sequestrati i beni, nel loro paese di provenienza malaffare e governo sono un tutt’uno.
Qualcuno però i pomodori li dovrà pur raccogliere, che sia un lavoro da proporre a quei ragazzi talentuosi definiti “cervelli in fuga dall’Italia”?
Di Maio ha proposto di assumere più ispettori, è una buona idea se costoro non si faranno corrompere in cambio di qualche cassetta di oro rosso.
Pochi giorni prima il ministro Fontana, sapendo che fra i sostenitori della Lega è molto diffuso l’odio razziale, ha proposto la depenalizzazione della legge Mancino; la lega ne trae due benefici, fidelizza i propri sostenitori e fa capire loro che pur dovendo accettare la presenza di M5S per stare al governo, il DNA della Lega non cambia.
Fedriga è intervenuto a dar manforte con acute distinzioni fra gli emigrati italiani e quelli africani. Nella descrizione ha rappresentato gli italiani sullo stile “Dagli Appennini alle Ande” tratto dal libro cuore di De Amicis preferendolo a quello utilizzato da Billy Wilder in “A qualcuno piace Caldo” o da Francis Ford Coppola nel “Padrino”.
Senza questi accorgimenti la teoria che gli immigrati africani sono delinquenti mentre quelli che lasciarono l’Italia all’inizio del secolo scorso erano galantuomini non reggerebbe.
Anche Di Maio ha prodotto la propria dichiarazione di supporto; sapendo che il popolo a cinque stelle non ama la TAV ha disquisito intelligentemente affermando che in Italia la priorità sono i piccoli spostamenti come quelli dei pendolari che devono recarsi al lavoro.
Non è conveniente dire che la TAV non è a senso unico e che, essendo già oggi possibile partendo da Milano, raggiungere Roma in due ore e Napoli in tre La Tav potrebbe costituire un investimento strategico per incrementare il turismo in Italia e allo stesso tempo agevolare chi volesse recarsi in Francia per trascorrere un week end a Parigi o a Disneyland.
Nell’incontro fra Macron e Di Maio il premier francese, che poco tempo fa paragonò il populismo alla lebbra, è apparso conciliante col collega italiano, dicendogli che capisce i suoi dubbi .
Avendo le quotazioni in ribasso dopo l’episodio della sua guardia del corpo che ha usato maniere violente nei confronti di alcuni manifestanti, non poteva trattare il collega come un sottosviluppato dicendogli che la SNCF, equivalente francese delle Ferrovie dello Stato ha sviluppato l’alta velocità da decenni.



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