giovedì 11 maggio 2017

Finanza reale e finanza mediatica

La rivelazione che ci fu una trattativa per cercare di vendere Banca Etruria a Unicredit, contenuta nel libro Poteri Forti (o quasi) scritto da Ferruccio De Bortoli, ha nuovamente alzato i toni di guerra fra i due schieramenti: l’ex ministro Elena Boschi (e indirettamente il governo) da una parte e i suoi avversari dall’altra.
Tralascio per un attimo l’aspetto mediatico, entro nel merito della questione finanziaria con un approccio neutro e obiettivo.
Sappiamo tutti che Banca Etruria, al pari di altre banche non imparentate con politici potenti, è stata salvata dal fallimento Grazie all’intervento del Governo.
Se le banche non fossero state salvate, i risparmiatori avrebbero perso il loro denaro e i dipendenti il lavoro e le proprie spettanze.
Qualcuno si sarebbe consolato vedendo una sentenza di condanna ma il denaro non lo avrebbe ricevuto.
Se Banca Etruria e le altre banche fossero state acquisite, il governo poteva fare a meno d’intervenire.
Ci sono precedenti noti, anche se pochi ne parlano in questo momento.
Il 24 novembre del 2005 Unicredit acquisì Hypovereinsbank, così carica di crediti in sofferenza da scoraggiare alcune banche tedesche del calibro di Deutsche Bank e Dresner Bank a metterci le mani.
Barings Bank invece, era  la più antica e prestigiosa banca d’Inghilterra, ed era anche un’azienda solida prima che un manager dotato di troppi poteri e poco controllato dai suoi superiori la mandasse in rovina in meno di un anno.
Le scellerate e rischiose operazioni nel 1995 fecero perdere l’intero valore della banca che fu acquistata dal gruppo bancario ING dietro pagamento di una sterlina.
Unicredit ING o chiunque si trovi a decidere se acquisire o meno una banca deve agire con la dovuta diligenza (due diligence) in gergo finanziario.
Le notizie note e le affermazioni contenute nel libro di De Bortoli ci rivelano che in tutti e tre i casi c’è stata una trattativa, due sono andate a buon fine una no.
Alla vicenda si accodano gli elementi mediatici.
Essendo un po’ competente in materie economico finanziarie ma profano in temi mediatici non sono in grado di entrare nel merito.

Scrivendo, mi limito a seguire un solo importante consiglio sentito nel film Prima Pagina diretto da Billy Wilder.

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