domenica 8 ottobre 2017

Laureati in parlamento

Il rapporto dell’OCSE parla chiaro, la percentuale di giovani laureati in Italia è troppo bassa, siamo al penultimo posto nell’unione europea.
Rispetto all’immediato dopoguerra i ragazzi hanno più opportunità di studiare, tuttavia altri paesi hanno fatto meglio di noi.
In parlamento c’è stata un’inversione di tendenza, la percentuale odierna di laureati è poco superiore al 60 percento, nel parlamento del quarantasei era superiore al 90.
La discesa di trenta punti percentuali autorizza a pensare che la nostra classe politica sia peggiorata.
Forse c’è un vuoto normativo da colmare.
Per certi lavori nel pubblico impiego come ad esempio lavorare nelle cancellerie dei tribunali occorre la laurea, per certe cariche ritenute molto più importanti non è necessario essere laureati.
Aveva ragione il regista Marco Tullio Giordana?
In una scena tratta dal film del 2003 “La meglio gioventù” un professore invita un brillante studente di medicina a lasciare l’Italia per sottrarsi ai dinosauri che possono fare a pezzi oppure gratificare chi più gli aggrada.
In pratica chi ha un dinosauro per amico evita tutti gli ostacoli che costringono altri giovani più meritevoli al precariato.
La fuga di cervelli è una delle conseguenze; molti ragazzi anziché accontentarsi delle briciole, cercano opportunità lavorative all’estero.
Intanto i dinosauri competono per aumentare il loro potere.
La competizione è cruenta, senza esclusione di colpi e a tutto campo, fra schieramenti avversari, fra partiti diversi all’interno dello stesso schieramento e fra personaggi diversi all’interno dello stesso partito.

In questo clima agli elettori spetta il difficile compito di individuare chi è in grado di servire degnamente lo Stato senza diventare un dinosauro.

http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/308581/diversamente-politici/

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