Difendersi dai giornalisti

Il povero Trump, da quando è presidente, non riesce più a stare tranquillo.

Sembra che lo sport preferito da tanti giornalisti sparsi in tutto il mondo consista nel raccontare l’ultima malefatta del novello presidente.

Donald Trump sostiene che c’è un complotto contro di lui, ordito nientemeno che da Barack Obama. 

Per il popolino che non si pone la domanda di quali mezzi finanziari disponga l’ex presidente per condizionare la stampa americana è uno slogan che può far presa. 

Si potrebbe suggerirgli di investire in giornali e televisioni per prevenire o almeno arginare l’ostilità mediatica. 

Berlusconi potrebbe essere un ottimo insegnante avendo lasciato le palazzine per passare a giornali e televisioni. 

Occorre però pensarci bene, negli Stati Uniti il presidente può rimanere in carica al massimo per otto anni, non è detto che l’investimento sia conveniente. Neanche Bush ci ha investito, ha svolto il suo mandato come meglio poteva, ha invaso l’Iraq senza trovare le armi di distruzione di massa ma a fine mandato la Exxon, la compagnia presso la quale sembra avere diversi interessi, ha sopravanzato la General Electric diventando la prima azienda del mondo per valore di capitalizzazione.

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